Istituto regionale A. Gervasone



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Storia

Cenni di storia

L’Istituto Gervasone ha iniziato la sua attività nel 1965, con la dicitura di "Pensionnat Régional Villa Panorama", quale convitto annesso alla Scuola Alberghiera, situata in località Panorama di Châtillon.

La Scuola era stata istituita nel 1956 dall’ENAOLI (Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani) nei locali dello stabile denominato "Villa Panorama" di proprietà regionale; allo scadere dell’accordo novennale con l’ente, lo stabile era tornato a disposizione dell'Amministrazione Regionale, che decise di affidare alla congregazione dei Canonici regolari del Gran San Bernardo la direzione della scuola e del nuovo convitto che, oltre agli studenti dell’Alberghiera, doveva accogliere anche quelli della scuola media .
Il convitto infatti nasceva per dare risposta alla legge [n. 1859 del 31 dicembre 1962] che istituiva la scuola media unificata e portava l’obbligo scolastico fino a 14 anni, per tutti.
In Valle d’Aosta, le scuole pronte a dare attuazione alla nuova riforma erano poche e situate nei principali centri del fondovalle. L’odierno pendolarismo scolastico, supportato da una rete capillare di trasporti, all’epoca era inesistente. Così centinaia di scolari residenti in comuni di montagna, al termine delle elementari, dovevano scendere nel fondovalle e trovare una sistemazione in collegio per poter continuare il ciclo di studi.
Gli studenti che frequentavano la scuola media pubblica di Châtillon potevano usufruire dell’ospitalità di due strutture educative: la Casa della Divina Provvidenza accoglieva le ragazze, mentre il nuovo convitto era riservato ai maschi.
All'inizio dell'anno scolastico 1971, il convitto cambia il nome in Pensionnat Régional Gervasone e si trasferisce dalla località Panorama nell'attuale sede, in un edificio che, per questo scopo, era stato ampliato e rinnovato a spese dell’amministrazione regionale. Lo stabile con tutti gli arredi venne dato in comodato d’uso gratuito.
Nella transizione si provvide anche alla sistemazione straordinaria a ruolo, alle dipendenze dell'Amministrazione Regionale, del personale avventizio che, alla data del primo gennaio 1972 aveva prestato almeno un biennio di servizio, senza demerito, presso le cessate Amministrazioni dei Convitti " Scuola Alberghiera ENAOLI di Chatillon " e Pensionato " Villa Panorama " di Chatillon.

Sino alla fine degli anni '80, il collegio ha continuato ad ospitare un centinaio di convittori, tutti ragazzi delle medie. Poi, a seguito dello sviluppo capillare della rete dei trasporti scolastici, della contemporanea istituzione di scuole in numerosi sedi decentrate il numero degli iscritti è andato diminuendo, mentre aumentavano i convittori che frequentavano le scuole superiori di Châtillon, Saint-Vincent, Verrès, in particolare l'Istituto Tecnico Industriale di Verrès (ITI ora ISITIP) che richiamava studenti anche dall’alta valle.
L’Amministrazione Regionale, con la legge n° 36 del 30 luglio 1986, pur conservandone inalterate le finalità istituzionali, da un nuovo aspetto giuridico all’ente che si chiamerà Istituto Regionale Adolfo Gervasone e sarà guidato da un consiglio d’Amministrazione.

Nell’anno1987, i Canonici del Gran San Bernardo lasciano la direzione del collegio che viene affidata dal Consiglio di Amministrazione a personale laico.

Attualmente sono diminuite drasticamente le iscrizioni dei convittori che frequentano le scuole superiori del polo scolastico Saint-Vincent, Châtillon, Verrès, ma in compenso, sono aumentate le iscrizioni dei semiconvittori provenienti dalla zona di Châtillon e comuni viciniori, una sessantina di semiconvittori e semiconvittrici frequentano la scuola secondaria di primo grado di Châtillon e si fermano, dalle 13 alle 19, per il doposcuola. Questa tipologia di servizio è particolarmente apprezzata ed utilizzata dalle famiglie con entrambi i genitori impegnati nel lavoro.

 


Lascito Adolfo Gervasone e costruzione dell’edificio

L'istituto Adolfo Gervasone, ha preso questo nome in memoria dell’ultimo discendente della dinastia dei Gervasone, maestri ferrai bergamaschi che, stabilitisi a Châtillon nella seconda metà del XVII secolo, si dedicarono con notevole successo all’industria metallurgica. Adolfo, figlio di Pietro Gervasone, poco prima della morte, avvenuta nel luglio 1927, non avendo eredi diretti, dispose con testamento che la sua eredità, composta da vari beni immobili per un valore stimato in 1.500.000 lire dell’epoca, andasse all'Asilo Infantile Rigollet di Châtillon, con l'obbligo per l’ente di creare un ricovero a favore delle persone più povere e ammalate, in particolare dei bambini dai tre ai quattordici anni bisognosi di cure e di assistenza.

Nel luglio 1930, venduto il palazzo di Torino, ad un prezzo di molto inferiore a quello inizialmente ipotizzato, l’opera pia approva il progetto di costruzione della Casa Ricovero "Adolfo Gervasone", attuale sede del nostro istituto, con una previsione di spesa di 734.844,60 lire. Nel mese di ottobre di quello stesso anno la ditta Ramella-Pais appalta i lavori per lire 713.231,50.
Purtroppo alla cifra iniziale si aggiungeranno altre spese non previste. La costruzione del muro di sostegno, a sud del terreno costerà da sola 127.866,67 lire, tanto che al collaudo al termine dei lavori la somma iniziale sarà slittata oltre le 888.000 lire. Oltre ai maggiori costi causati dalle spese impreviste si aggiungono le difficoltà a realizzare liquidità dalla vendita degli altri immobili. La mancanza di fondi ritarda i pagamenti reclamati dalla ditta costruttrice che apre un contenzioso. Nel 1936 il tribunale di Aosta condanna l'Asilo al pagamento del credito integrale reclamato dalla ditta Ramella. Il nuovo fabbricato è incompleto: mancano la tinteggiatura, l’allacciamento all'acqua potabile, gli impianti sanitari, gli impianti elettrici e di riscaldamento. Per renderlo abitabile sarebbero occorse ulteriori spese, che l'opera pia non poteva sostenere, essendo ormai vicina al fallimento e sul punto di vedere tutto il patrimonio venduta all'asta.
Nel mese di giugno del 1937 il Podestà del Comune per evitare il totale ed inglorioso fallimento del progetto generosamente voluto da Adolfo Gervasone chiede l’autorizzazione all'acquisto del patrimonio dell'ente e a questo scopo richiede ed ottiene dalla Cassa di Risparmio di Torino un mutuo di lire 250.000.
L’Ente Morale Asilo Ricovero Gervasone cede al comune, per 225.000 lire, tutto il patrimonio, gravato da ipoteca in favore della ditta Ramella.
Effettuato l’acquisto, il comune di Châtillon, già oberato dalla restituzione del mutuo, trovandosi a sua volta nell’impossibilità di reperire i fondi per completare l’edifico, cerca ansiosamente dei possibili acquirenti che non trova. Infine si trova costretto ad accettare la proposta, al ribasso, fatta dalla Segreteria dei Fasci Italiani all'Estero che, nel maggio 1938, acquista l’edificio per istituirvi una colonia montana temporanea in favore dei figli di italiani all’estero, al prezzo di 220.000 lire, pagabili in diverse annualità.
Si concluse il contratto solo verbalmente, ma l’acquirente prese immediatamente possesso dell’immobile facendovi eseguire in tutta fretta i lavori di completamento dall'Impresa Pometto sotto la direzione dell'Ufficio del Genio Civile di Aosta. Nel mese di giugno dello stesso anno la colonia entrò in funzione. Da quell'epoca di contratto definitivo non se ne parlò più.
Alla fine dell’anno 1939 risulta che il comune di Châtillon, non ha ancora percepito un centesimo e che il contratto definitivo non è stato ancora formalizzato.
Nel dopoguerra l’edificio, rimasto di proprietà del Comune, venne adibito a sede della Scuola Media e della Scuola di Avviamento Commerciale sino all’inaugurazione della nuova scuola media in via Plantin
A quel punto nel vecchio fabbricato iniziarono i lavori per trasformarlo in un convitto per un centinaio di ragazzi: il progetto prevedeva la sopraelevazione di tre piani e l’aggiunta di due corpi in cemento armato, uno ad est e l’altro ad ovest, conservando tuttavia le caratteristiche architettoniche della struttura primitiva che, pure con la severità delle sue mura in conci di pietra grigia, non è priva di una certa eleganza.
 

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PDF File Storia Istituto Gervasone